Il vampiro di Venezia

Prima di cominciare a scrivere Il vampiro di Venezia sono stata molti giorni e, soprattutto, molte notti a girovagare per le calli veneziane, ho fatto sopralluoghi al Lazzaretto Nuovo e ho cercato di respirare tutta quella Venezia antica di cui volevo raccontare e che, fin da ragazzina, mi ha fatto innamorare.

L’idea del romanzo l’ho avuta venendo a conoscenza del ritrovamento di un Nachzehrer, un masticatore di sudari, cioè una specie di vampiro, proprio sull’isola del Lazzaretto Nuovo. Questo presunto Nachzehrer è una donna seppellita con un mattone in bocca e morta di peste alla fine del XVI secolo.

Naturalmente si tratta di superstiziose credenze popolari e c’è anche chi sostiene che il mattone sia capitato per caso in quella posizione, a ogni modo, la mia fantasia di romanziere aveva già cominciato a lavorare su una storia in cui fossero messe a confronto razionalità e superstizione, in cui i chiaroscuri si confondessero, in cui si potesse raccontare non solo un momento terribile per la storia di Venezia come quello della peste del 1575-76 ma anche la forza della ragione messa a confronto con la credulità popolare.

Il vampiro di Venezia è un giallo storico, un thriller molto nero che ha vinto i prestigiosi Garfagnana in giallo e Palmastoria.

L’adrenalinico thriller di Giada Trebeschi che è anche un capolavoro di conoscenza storica

Vincitore del premio Garfagnana in giallo – selezione della giuria per il romanzo storico 2017
Vincitore del premio Palmastoria 2018 – selezione della giuria popolare

Superstizione e fascinazione del male nella città del doppio e della maschera.

La trama

Venezia, Natale 1576
La peste ha già messo in ginocchio la città quando, in una chiesa, avviene il primo di una serie di efferati omicidi e, come se non bastasse, sull’isola del Lazzaretto Nuovo viene scoperta una masticatrice di sudari, un mostro che torna dai morti cibandosi di sangue umano. Il negromante Nane Zenon rende il vampiro inoffensivo eppure sono in molti a credere che gli omicidi e la peste abbiano a che fare con i masticatori e così, per volere del Doge in persona, Nane affianca le indagini del Signore di notte al Criminàl Orso Pisani. Orso è però un magistrato pragmatico che non crede ai succhia sangue né alle superstizioni e risolverà il caso minando le certezze di Nane e mettendolo di fronte a una realtà ben più terrificante di qualsiasi mostro immaginario.

Sullo sfondo di questo thriller fosco e angoscioso la città dei mercanti, degli ebrei e degli arabi che non disdegnano di fare affari insieme; la Serenissima delle spie e delle cortigiane, dei segreti e degli intrighi, la meravigliosa e struggente Venezia dei ricami di pietra e degli amori impossibili.

Il romanzo s’ispira al ritrovamento del cosiddetto vampiro di Venezia cioè lo scheletro di una donna con un mattone in bocca, risalente agli anni della grande peste di fine ‘500 e rinvenuto sull’isola del Lazzaretto Nuovo durante gli scavi archeologici del 2006.