Biografia

Giada Trebeschi nasce nel 1973 e cresce a Bologna.
È autrice di romanzi, racconti brevi, saggi, sceneggiature e pièces teatrali.

Due lauree, un dottorato in Storia, ha lavorato all’università come storico di professione per quasi dieci anni poi ha deciso di dedicarsi principalmente alla scrittura e alla ricerca. Continua comunque i contatti con il mondo accademico ed è invited lecturer in varie Università fra cui Liverpool e Catania in cui si occupa principalmente di Storia.

È inserita nell’anagrafe degli storici per la Storia Moderna.

Parla cinque lingue ed è interprete simultaneo per alcuni noti autori internazionali come Tim Willocks, Petros Markaris, K & K, Wulf Dorn, Clemens Mayer, Alex Connor, Daniel Cole e altri.

Ha vissuto a lungo in Svizzera, in Spagna e attualmente vive e lavora in Germania.

Il suo libro di saggistica storico-teatrale shakespeariano Elisabetta allo specchio, Aracne editrice 2015, è testo di studio universitario e molti suoi articoli storici e letterari sono apparsi nelle più note riviste specializzate del settore. A questo volume segue nel 2017 una versione riveduta e ampliata dal titolo Essere o non essere Shakespeare.

Si occupa spesso anche di arte curando mostre e occupandosi delle presentazioni di vari cataloghi d’arte.

Il suo primo romanzo Gli Ezzelino. Signori della Guerra, Firenze Libri 2005, è arrivato in finale al Campiello Opera Prima – 2006.

Nel 2012 pubblica in Spagna e Sud America La Dama Roja, Bóveda e il grande successo ottenuto la porta alla pubblicazione italiana dello stesso La Dama Rossa, Mondadori 2014. Romanzo uscito anche in inglese con il titolo The Scarlet Lady.

Nel 2017 pubblica con la Oakmond publishing Il vampiro di Venezia ambientato nella Serenissima del 1576 afflitta dalla peste e da oscure superstizioni. Il romanzo è stato pubblicato anche in inglese con il titolo The Vampire of Venice.

Nel 2018 escono il romanzo vincitore del premio “Giallo Garda – romanti inediti 2017” L’autista di Dio e il saggio mitologico In principio era Kaos illustrato dalle icone di Valeria Corciolani.

Nel 2019 escono L’amante del diavolo, basato su un vero processo per stregoneria, e il romanzo breve Undici passi ambientato in trincea nell’ottobre 1917.

Nel 2020 in piena pandemia esce il suo giallo della camera chiusa La bestia a due schiene ambientato nella Londra di Jack lo squartatore.

In questo stesso anno crea La rubrica delle parole desueteuna rubrica social di grandissimo successo che la vede spiegare ogni giorno con un breve video una parola poco conosciuta.

Il 2021 è l’anno della riedizione di Gli Ezzelino. Signori della guerra per i tipi della Oakmond Publishing.

Nel 2022 esce il thriller storico Il convento dei segreti per la Newton Compton editori e l’anno successivo il passionale Fino alla fine di noi.

Da quando aveva vent’anni lavora come attrice e drammaturga per il teatro. Utilizza il metodo Stanislawski anche per la creazione e la descrizione dei personaggi dei suoi romanzi e delle sue pièces teatrali.

Con il percussionista e regista di fama internazionale Giorgio Rizzo ha scritto e interpretato gli spettacoli Sulla pelle del diavolo, Lo spettacolo delle desuete e Come un pomo uccise Achille che continuano a essere riallestiti in Italia e all’estero.

Sempre insieme a Giorgio Rizzo ha creato e interpreta la web-serie #Sapevatelo un programma culturale ironico e divertente che è diventato anche un seguitissimo Podcast.

È autore associato S.I.A.E. per il teatro.

In ambito cinematografico ha collaborato con i noti direttori di doppiaggio Claudio e Liliana Sorrentino dedicandosi principalmente ai testi e alle traduzioni ma anche prestando la voce in piccole parti.

Gli interessi di quest’autrice sono molteplici, alla storia al teatro, dalla danza all’arte, dalla letteratura ai viaggi, dal cinema all’antiquariato e il suo lavoro, per fortuna, sfugge sia alla catalogazione generalista sia alla semplicistica suddivisione in generi.

Intervista

Giocando con il questionario di Marcel Proust “par lui même”

  • Il tratto principale del mio carattere.
    Ottimismo.
  • Le qualità che amo in un uomo.
    Intelligenza, senso dell’umorismo e forza.
  • Le qualità che amo in una donna.
    Intelligenza e schiettezza.
  • Una virtù.
    La pazienza.
  • Quel che apprezzo di più nei miei amici.
    La sincerità.
  • Quel che apprezzo di più nei miei nemici.
    La sincerità.
  • La mia occupazione preferita.
    Leggere.
  • Il mio sogno di felicità.
    Mio marito.
  • La più grande disgrazia.
    Perdere chi amo.
  • Quel che vorrei essere.
    Migliore.
  • Chi, nella storia, avrei voluto essere.
    Federico II di Svevia.
  • Il paese dove vorrei vivere.
    Dove mi sento a casa.
  • Il colore che preferisco.
    Giallo.
  • Il fiore che amo.
    La Rosa.
  • Un Gioiello.
    L’anello di fidanzamento.
  • Un uccello.
    L’ Aquila.
  • Un animale.
    Il Leone.
  • Il mio autore preferito.
    Shakespeare.
  • I miei poeti preferiti.
    John Donne, Baudleaire, Ungaretti.
  • Romanzi.
    Cime Tempestose, Notre Dame de Paris, Il nome della rosa.
  • Pièces teatrali.
    Cyrano de Bergèrac e naturalmente Shakespeare, Opera omnia!
  • Un compositore.
    Mozart.
  • Un pittore.
    Michelangelo.
  • Film preferiti.
    Via col Vento, Braveheart.
  • I miei eroi nella storia.
    Alessandro Magno, Giulio Cesare, Federico II, Caterina de’ Medici.
  • Cibo preferito.
    I tortelli di zucca che fa mia nonna Haydée.
  • Bevanda preferita.
    Il vino.
  • Quel che detesto più di tutto.
    La mancanza di buon senso.
  • L’impresa militare che ammiro di più.
    Lo sbarco in Normandia.
  • La riforma che apprezzo di più.
    La riforma elettorale che concede il voto alle donne.
  • Il dono di natura che vorrei avere.
    Saper dipingere.
  • Stato attuale del mio animo.
    Beh, dopo tutte queste domande…
  • Il mio motto.
    Il peccato più mortale è l’auto-repressione (William Blake).