Undici Passi

L’idea di questo libro è nata durante un corso sul romanzo storico che ho tenuto allo Spazio Seme di Arezzo.
In quell’occasione, ho sollecitato gli studenti con qualche esercizio di immedesimazione teatrale per imparare a entrare nella psicologia dei personaggi e, naturalmente, ho fatto gli esercizi con loro.
Il tema era la trincea durante la Grande Guerra e la fascinazione è stata talmente forte anche per me che, appena rientrata a casa, ho sentito l’urgenza di scrivere questo romanzo.
Naturalmente ho fatti molte ricerche per poter entrare al meglio nella testa di un soldato al fronte e così ho studiato la vasta documentazione che i soldati stessi ci hanno lasciato grazie alle lettere dal fronte e alle molte testimonianze.
In questa ricerca sono stata aiutata da alcune donne e uomini dello Stato Maggiore della Difesa – Ufficio Storico – che mi hanno suggerito dove volgere lo sguardo fra la cospicua documentazione esistente agevolandomi il lavoro di studio. Li ringrazio di cuore per tutto il loro preziosissimo aiuto.
Undici passi è un romanzo breve che vi porterà nel fango delle trincee senza scontarvi nulla ma facendo capire come fosse davvero la vita dei soldati. La scrittura è lineare, cruda, il romanzo spietato e inesorabile eppure il libro è molto adatto anche agli studenti che vogliono capire meglio cosa fu per i soldati la Grande Guerra.

La trama:

Ottobre 1917Emanuele Giuffrida, giovane pittore siciliano, viene mandato a combattere in Friuli, dove è costretto a vivere e combattere, al freddo, sotto la pioggia, lontano dalla sua terra assolata, in un luogo in cui abbondano solo fango, paura e morte. È già un miracolo che riesca a sopravvivere per più di tre mesi ma ancor più prodigioso è il fatto che Luigi, suo vecchio compagno di scuola imboscato in ufficio al comando di Palmanova, riesca a tirarlo fuori dalla trincea. Emanuele ha mani magiche, sarebbe uno spreco perderle in prima linea; così Luigi riesce a far impiegare il pittore nella realizzazione delle nuove importantissime mappe del fronte.Emanuele è riconoscente al suo salvatore e farebbe qualsiasi cosa per lui, qualsiasi cosa pur di non tornare in trincea condannandosi a un inferno ben peggiore di quello che mai avrebbe potuto immaginare.Un racconto duro e violento sulla discesa agli inferi di uomini e donne che, trasfigurati dagli orrori della guerra, combattono il nemico e i propri demoni; una storia nera, buia in cui Giada Trebeschi dimostra come la brutalità provi a soffocare il bello che pur si annida nel cuore degli uomini e l’arte sia l’unica luce possibile in grado di squarciare l’oscurità.
Sullo sfondo gli orrori della Grande Guerra e la disfatta di Caporetto.