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Fare i conti, contare ma anche scervellarsi, fantasticare. Viene da ab(b)aco cioè uno strumento elementare per fare i conti.
Muovere oggetti pesanti e/o voluminosi facendoli appoggiare da uno spigolo all‘altro. Il movimento che ne deriva è in equilibrio precario come un bambino che muove i primi passi.
Arrotolare sul bindolo, cioè sull’arcolaio (ve lo ricordate quello de “La bella addormentata nel bosco”?) per fare il gomitolo.
Al giorno d’oggi è usato solo con il significato figurato di raggirare, imbrogliare.
Fare o dire qualcosa alla meno peggio, mettere insieme alla meglio per malavoglia o incompetenza, arrangiare, insomma, eseguire qualcosa senza pregio alcuno.
Impulso iniziale con il quale si mette in moto un’imbarcazione poi, per estensione, anche altri veicoli.
Si usa spesso in senso figurato per indicare il momento di moto iniziale con cui si comincia qualcosa.
Bruciare, abbrustolire, tostare. Soprattutto parlando di caffé, cacao o simili.
Rimasto soprattutto come regionalismo.
Setacciare con il buratto dividendo la farina dalla crusca.
In senso figurato, agitare.
Quiete, calma, riposo! Dal lat. adventus = arrivo Alla scuola siciliana Cielo d’Alcamo scriveva: Per te non ajo abento notte e dia. E voi? Per chi non avete abento?
Umile dimora anche se inizialmente significava casa in genere, anche ricco palazzo. Poi è arrivato Manzoni e...
Rinunciare solennemente e pubblicamente a una fede, a una dottrina, a una teoria…
Giordano Bruno, per esempio, non l‘ha fatto ed è finito sul rogo; Galileo Galilei invece abiurando si è salvato.
Lavare il corpo o parte di esso soprattutto con significato rituale purificatorio.
Avere in orrore, detestare, rifuggire con orrore.
Fate qualcosa contro l‘inerzia di volontà, contro l‘indolenza apatica che fa passate al massimo dal divano al letto!