Dal nome romano dell’eroe della mitologia greca Ercole, figlio di Zeus e Alcmena (Eracle è il nome greco). Era dotato di una forza sovraumana e dunque si definisce erculeo qualcuno che è molto forte e robusto oppure, in riferimento alle 12 fatiche d‘Ercole, un‘impresa difficilissima ed estremamente rischiosa.

Dedito a argomentazioni sottili, polemiche e ingannevoli. È l‘arte della disputa dialettica che, grazie a grandi capacità retoriche, vuole convincere l‘altro di una tesi indipendentemente dal fatto che questa sia corretta o meno.

Il metodo ermeneutico è il metodo d’interpretazione di un testo. Hermes, pare, interpretava i messaggi divini per i mortali e oggi i mortali abbisognerebbero forse di un novello Hermes o d’apprendere l’ermeneutica!

Ripido, fortemente inclinato, faticoso alla salita.

Avere l’aspetto o la forma di un bruco! Ma quella che il bruco chiama fine del mondo, per il resto del mondo è una bella farfalla! (cit.)

Di persona con ampie conoscenze in uno o più campi del sapere. Dotto.

Chi siamo? Dove andiamo? Eccovi domande escatologiche cioè che si occupano dei destini ultimi dell’Uomo e dell’Universo! Ironicamente usato per prospettare soluzioni molto lontane o irraggiungibili.

In numismatica è una parte del campo di una moneta delimitato di solito da una linea retta dove appaiono simboli o scritti che non sono parte del disegno della moneta e sono dunque “fuori opera”.
Nei libri l’esergo è la parte iniziale dove si mette un motto o una citazione ed è “fuori opera” rispetto al testo principale.

Di rare qualità, straordinario, singolare, esemplare, che eccelle sugli altri.

Spinto fuori con violenza, lavorato con processo di estrusione cioè nel forzare per compressione un materiale allo stato pastoso (plastica, metallo o altro) a passare attraverso una matrice che riproduce la forma del pezzo che si vuole ottenere.

Esasperato, inasprito ma anche profondamente addolorato, piagato (da un’ulcera).

La felicità quale scopo di vita e fondamento etico, felicità come fine ultimo dell‘agire umano. Dal greco „eu“ buono e „daimon“ genio, demone. Può consistere nella rettitudine, nel piacere o nella serenità interiore.

Felicità intesa come scopo primario della vita e fondamento etico.

Sostanza che favorisce l’appetito e la digestione. Il rum è perfetto soprattutto in questi giorni di festa che andiamo a cominciare...

Chi si scusa in maniera preventiva, senza che nessuno gli chieda nulla, s’accusa. È un po’ come avere la coda di paglia! L’espressione pare sia nata nell’alto medioevo mutuata da una delle lettere di San Girolamo, quello della Vulgata, avete presente?

Strega, magara, fattucchiera, lamia.

Stravagante, bizzarro, curioso.

Servo.
Soprattutto in riferimento a quelli della Roma antica.

Domestica, serva.

Antica danza provenzale popolare in 6/8 ballata da uomini e donne che, tenendosi per mano o per i fazzoletti, si dispongono in lunghe file. Buona giornata internazionale della danza!