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Viene da Giunone, il nome romano di Era, la moglie del divino Zeus o Giove. Si dice di donna grande, alta, prosperosa proprio come Giunone!
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Colore indefinito tra il celeste e il verde, a volte con un po‘ di grigio. È riferito di solito agli occhi ed è epiteto della dea Atena.
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Canale che porta acqua al mulino, ma anche macchia a forma di rivolo su abiti o riga sudicia sul corpo causata da lacrime o sudore.
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Il graspo (o raspo) è la parte del grappolo d’uva che corrisponde all’asse centrale con tutte le sue ramificazioni esclusi gli acini.
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La gravina è un vallone in forma di crepaccio nato dall’erosione della roccia calcarea che può raggiungere anche i 200 metri di profondità.
Gravina - La parola desueta di oggi
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Pesante, opprimente, che provoca un‘antipatica sensazione di pesantezza. A Roma, in senso figurato, si usa per indicare una persona sboccata, volgare.
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Sciocco, babbeo, persona di grande ingenuità e poco buon senso. Son parole antiche che in Toscana però...
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Punto d’un corso d’acqua dove il livello dell’acqua è basso abbastanza per poterlo attraversare.
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Sostanza formata dalla decomposizione degli escrementi di uccelli marini e pipistrelli spesso usata come fertilizzante.
Location Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni di Catania
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Armatura di ferro o legno costituita da cerchi concentrici sostenuti da una stoffa pesante da usare sotto la gonna per tenerla larga e a campana. Nato in Francia nel XVI secolo per difendere le donne in dolce attesa (da cui il nome) divenne poi soprattutto un accessorio di moda per tutti e due i secoli successivi.
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Il complesso dei soldati di guardia a una città o fortezza. Per estensione anche il luogo che è sede dei militari di guardia.
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Chi vive miseramente ma più per sua trascuratezza che per reale povertà.
Ma anche attore di compagnie itineranti, attore di strada.
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Insieme di sostanze organiche presenti nel suolo, importantissime per il nutrimento dei vegetali.
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Distruggere immagini sacre in maniera sistematica. La pratica nata e perpetrata nei secoli VIII e IX per un ritorno a un cristianesimo puro che non adori simulacri ha oggi assunto un significato diverso. Oggi un iconoclasta è chi distrugge immagini di un passato che non accetta o non capisce, chi epura arte o scritti del passato per motivi ideologici basati sull’ignoranza.
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Breve componimento poetico di argomento agreste o pastorale. Da questa tipologia poetica la parola ha poi cominciato ad assumere il significato di equilibrio, armonia e pace che si riflette da questa serenità che viene dalla natura.
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