Tendaggio pesante destinato a isolare una parte della stanza dal resto.
Anche tende non trasparenti dei letti a baldacchino o del trono.
In senso figurato ogni cosa nasconda alla vista una parte di qualcosa, per esempio, una cortina di nebbia.

Sandali con suola di legno spessa (per aumentare l’altezza dell’attore) allacciati con delle stringhe di cuoio alla gamba. Usati dagli attori tragici.
In epoca romana indica la tipica calzatura simile a uno stivaletto fatto da stringhe intrecciate.

Esagerare con gli stravizi, soprattutto nel mangiare e nel bere; gozzovigliare.

Massiccio basamento formato in genere da tre gradini per innaltare il tempio, separando in maniera simbolica la residenza degli dei dal livello del terreno.

Peli della criniera e della coda del cavallo una volta usati prevalentemente per le imbottiture. Con valore collettivo significa anche i capelli, la chioma. Lo scioglilingua? Eccolo!

Ciascuna delle estremità di un insaccato di carne ma anche il residuo di un liquido che resta in fondo a un bicchiere o a un piccolo contenitore!

La prima immagine fotografica! È il primo procedimento per riprodurre su una lastra di rame un‘immagine fotografica. L‘immagine però non è riproducibile e deve essere osservata con un‘angolazione adatta per riflettere la luce in modo opportuno e mostrare il soggetto „fotografato“. Dal dagherrotipo al selfie ne è passato d‘acido sulle lastre fotografiche...

Labirinto.
Dal nome di Dedalo, l'inventore del labirinto di Creta dove era rinchiuso il Minotauro.

Colui che per denaro, vendetta personale o servilismo denuncia segretamente gli altri a un‘autorità militare, giudiziaria o politica. Erano molto in voga durante il periodo nazi-fascista, erano loro le orecchie e gli occhi del regime capillarmente nascosti nel tessuto sociale. Speriamo questa parola, che pur bisogna conoscere, resti desueta!

Consumare il pranzo principale della giornata. Pranzare. Parola antica e desueta che in Toscana usano ancora!

Danno o anche pregiudizio morale e materiale.

Derisione, scherno, presa in giro.

Per nessun altro fine che per piacere. Gioia, godimento, svago.
Anche persona amata, colui che sta a cuore più degli altri.

Chi cammina con movimenti lenti e poco coordinati quasi avesse le articolazioni slegate. Spesso camminano così gli adolescenti molto alti. È una camminata che può denotare svogliatezza, malcontento o noia.

Dal nome del dio greco Dionisio (Bacco per i romani) dio dell‘ebbrezza. Per estensione ciò che è caratterizzato da uno stato di eccitazione ed ebbrezza, fisica e spirituale. Come a Ferragosto! Buon gavettone a tutti!

Svolgere una matassa raccogliendone il filo in un gomitolo. Lo facevo sempre con la mia nonna! Viene utilizzato spesso con il significato di sbrogliare una situazione complicata.

In rovina, semidistrutto, diroccato insomma un rudere!

Mascalzone, monello, birbante, furfantello, monello, canaglia, giamburrasca! Insomma un ragazzino che combina marachelle!

Vergogna, infamia, disonore.
Proprio di ciò che ha perduto la doratura.

Disdoro - La parola desueta di oggi

Special Guest: Giorgio Rizzo

Che dispiace, dispiacere.