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Una volta era la cinghia di cuoio che, attaccata al basto delle bestie da soma, fasciava in orizzontale i fianchi dell’animale passando dietro alle cosce, poi han preso a chiamar cosí le bretelle (e chi balla swing lo sa bene!) e infine le spalline di sottoveste e reggiseno!
Regalo che si fa o si riceve nel periodo natalizio. In editoria vi sono libri appositamente pubblicati agli inizi di dicembre proprio per farne dono a natale e sono ancora oggi definiti “strenne editoriali”. Il nome però è antichissimo e arriva dall’antica Roma!
Districare qualche cosa di confuso o intricato. Anche “sbrigarsela” in una questione difficile.
Strolicare, variante settentrionale di strologare che significa lambiccarsi il cervello, pensare intensamente, cercare di indovinare. Deriva da „astrologare“ cioè predire eventi come un astrologo e dunque il suo significato iniziale è anche fare congetture, fantasticare, indovinare e predire.
Azione di stappare un recipiente.
In senso figurato in riferimento a ciò che erompe, esplode come quando si stappa una bottiglia di spumante.
Corruzione. Molto usato nel linguaggio giuridico è il reato di colui che corrompe un testimone, un perito o altro con denaro o altri vantaggi.
Si dice di materia o sostanza che possa sostituirsi a un‘altra. Sostituto, surrogato.
Ciò che oltrepassa la realtà sensibile dirigendosi verso la dimensione del sogno.
Sguainare, sfoderare la spada o il pugnale. A quanto pare fu quel burlone di Plauto ad usar per la prima volta la parola „vagina“, cioè il fodero della spada, traslandone il significato in senso metaforico! „L‘agitato pensier, corse la mano, Sovra la spada, e dalla gran vagina traendo la venìa“ Iliade, Libro Primo 258-260, traduz. Vincenzo Monti.
Un mantello ampio e pesante tagliato a ruota e con l’allacciatura sotto il mento. Desueta la parola e pure il capo d’abbigliamento!
Nell’antica Roma gli studenti imparavano a scrivere con la cerata tabula o tabula literaria che poi si è trasformata (antico francese) tabulette-tablette e da lì tablet! Pensate che in francese pure la penna si chiama ancora “stilo”! A ogni modo, pure far tabula rasa vien da lì che bisognava radere la cera per avere di nuovo la “pagina bianca” per poter ricominciare a scrivere!
È una terapia che si fa per prendersi cura della propria salute e bellezza sfruttando il clima marino e l‘acqua di mare.
Un villanzone grossolano, rustico e goffo. E no, non è il “tanguero” cioè il ballerino di tango!
Sculture a tutto tondo o ad alto rilievo maschili (telamoni) o femminili (cariatidi) impiegate come sostegno architettonico in sostituzione di colonne o simili.