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La capacità, l’arte o la tendenza alla creazione del mito, del racconto fantastico.
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Dare un piacere segreto e soave all’anima. Lusingare dolcemente, lenire, addolcire. Come accade con i sorrisi dei figli per le loro mamme. Buona festa della mamma!
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Monaca di clausura.
Se ne parla ampiamente ne IL CONVENTO DEI SEGRETI che racconta di monacazioni forzate nella Sicilia di fine ‘600.
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Alimentazione basata su un solo alimento.
Alimentazione basata su un solo alimento.
Monofagia - La parola desueta di oggi
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Pronto a mordere, che addenta o corrode. Nel parlare o nello scrivere è un commento o una frase che „morde“, un appunto sferzante, pungente, che colpisce con aggressiva precisione e malignità.
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Quando si parla del tempo dei dinosauri tutti conoscono il T- Rex, lo pterodattilo, il triceratopo, il brontosauro o il velociraptor ma chi conosce il Morfippo? Non lasciatelo nel dimenticatoio, parlate anche di lui! Se non lo fate oltre che estinto diventerà pure desueto!
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Recipiente di pietra, marmo, legno o altro usato dal cuciniere o dall’alchimista per ridurre cibo, spezie o altro in polvere o in poltiglia. Per i militari è un pezzo d’artiglieria che fa tiri con traiettoria molto elevata e arcuata, così da colpire dall’alto obiettivi relativamente vicini.
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Fatti i debiti cambiamenti.
Si usa quando si vuole sottolineare la sostanziale identità di due fatti ma prescindendo dalle circostanze di carattere contingente che sono, ovviamente, diverse.
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Il cristiano appena battezzato ma ora lo si usa soprattutto per descrivere chi ha di recente abbracciato una nuova dottrina, religione, filosofia o no simili anche con significato esteso e figurato.
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Mitica bevanda in grado di lenire il dolore fisico e spirituale. In senso figurato qualsiasi rimedio anche affettivo o spirituale che dia sollievo alle pene.
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Malvagità, cattiveria, iniquità, propensione al male, azione perversa. Dal latino “nequam” aggettivo indeclinabile che significa di cattiva qualità, di poco valore, malvagio, dissoluto.
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No! E pure un bel “niente” secco e intransigente. L’origine è incerta, forse dal tedesco “nichts” che significa appunto niente.
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Luminosa chiarezza, lucentezza, nitidezza.
Anche in senso figurato come, per esempio, nitore nella scrittura o in una spiegazione.
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