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Cercare, riuscire a trovare o a ottenere con fatica, procacciarsi ma anche ricevere, prendere normalmente cose non piacevoli come un ceffone per esempio. In spagnolo „buscar“ significa cercare.
La scrittura bustrofedica era una scrittura antica le cui linee andavano in alternanza da sinistra a destra e da destra a dinistra con continuità come se fossero i segni dell’aratro sul terreno con la stessa continuità e lo stesso verso di come si girano i buoi durante l’aratura.
Estremo deperimento fisico dovuto a malattie a decorso irreversibile. Perdita di peso corporeo che non può essere invertita con il nutrimento. Nessuna paura delle parole. Usiamole con cura e consapevolezza.
Qualità di ciò che è destinato a cadere, a morire, di ciò che è provvisorio e fugace.
Il tempo cairologico intende il tempo come occasione, momento maturo per compiere qualcosa, il Carpe Diem di oraziana memoria insomma. Deriva dal nome del dio greco e poco conosciuto Kairos che rappresentava appunto il momento opportuno che passa veloce e che bisogna saper prendere al volo perché una volta passato non c‘è più modo di raggiungerlo. Era rappresentato con le ali ai piedi, un rasoio in mano e la testa rasata a parte per un ciuffo sul davanti che sosognava cercar d‘acchiappare.
Librone vecchio e malandato spesso un vocabolario.
Il nome viene dalla serie di vocabolari latini, con traduzioni in diverse lingue moderne, e compilati prendendo come base quello del bergamasco Ambrogio da Calepio o Calepino del 1502 cui seguiranno poi varie versioni.
In senso figurato lo si usa per indicare qualcuno di molto erudito e sapiente.
Tenere a qualcosa, importare, stare a cuore, interessare. Dal latino “calere” essere caldo ma anche fremere, infervorarsi.
Il fondo della mela cioè la parte sotto, quella del tubo calicino, in botanica il calice del fiore.
Astuto, furbo ma un’astuzia derivata dall’esperienza, dal latino “callere” aver fatto il callo, essere esperto.
Ma certo! È uno degli attributi di Venere che in quanto a bellezza non era seconda a nessuna! Era certamente callipigia poiché aveva bellissime natiche!
Il periodo del grande caldo che corrisponde al momento in cui il sole ha da poco oltrepassato le costellazioni del Cane maggiore e del Cane minore. È il periodo del caldo torrido.
Trattare la resa con il nemico. Arrendersi.
Nello specifico, la “capitolazione” è un accordo firmato fra i comandanti di forze armate in guerra, con il quale un corpo di truppe o una piazzaforte viene a patti con il nemico trattando la resa.
Assemblea dei membri di un ordine o di una congregazione.
Da qui il modo di dire “avere voce in capitolo” cioè il diritto di parlare o di voto nell’assemblea (dal dir. canonico)
Volteggiare, fare caracolli, detto di cavallo e cavaliere quando, per esempio, procedono a piccoli salti cambiando di mano. In cavalleria si usava quando si eseguivano operazioni tattiche spostando velocemente i reparti per disorientare il nemico. Per estensione trotterellare, procedere volteggiando, camminare ondeggiando da destra a sinistra.
Donna brutta e trasandata. Spesso anche bisbetica, volgarotta e non più giovane. È una parola che viene dal XIV secolo quando a Venezia a San Cassiano nelle case che la serenissima aveva ereditato dai Rampani vennero alloggiate in blocco le „pubbliche meretrici“. Ecco dunque che alle Ca‘ Rampani si trovavano le prostitute. Nel 1700 poi alle prostitute giovani e belle fu concesso di tornare a esercitare anche in altre parti della città mentre alle Carampane restarono le più brutte e anziane. Da qui ancor oggi l‘epiteto Carampana per una donna brutta, vistosa e agée.
Oggi Giada spiega la parola Carapace a Giorgio, che per primo chiede a Google di non sembrare troppo stupido. Ma come sempre c'è un ostacolo...