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Case di tolleranza, luoghi deputati al piacere mercenario, bordello, casino. La parola viene da “lupa” che indicava le prostitute. E proprio “La lupa” è il titolo di una novella di Verga in cui una donna sensuale e provocante sedurrà il marito della figlia fino a farlo impazzire e a compiere un gesto estremo. Non l’avete letta? Ne vale la pena!
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Festività romana (in lat. Lupercalia) che si festeggiava tra il 13 e il 15 febbraio in onore di Luperco, cioè la divinità che proteggeva pecore e capre dall’attacco dei lupi. Perché a febbraio? Perché era il mese più duro per i lupi che, affamati dall’inverno, scendevano a valle in cerca di cibo. Secondo altri queste feste ricordano l’allattamento della lupa di Romolo e Remo.
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Da „lustrum“ il rito di purificazione (la lustratio) che i censori quinquennali facevano appunto ogni 5 anni. Significa però anche lucido oppure di prestigio sempre in connessione con „lux = luce“. Una superficie lustrata dà luce così come, per esempio, qualcuno d‘importante dà luce a una certa comunità.
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Insieme di pietre tolte dai campi e messe insieme al limitare dei fondi. Sono spesso usate per fare i muriccioli a secco, per limitare le proprietà, per contenere scoscendimenti del terreno o a protezione degli alberi.
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Uomo buono e dalla forza straordinaria. Fu inventato da D‘Annunzio per il film Cabiria e il nome pare sia una forma italianizzata dell‘antico soprannome greco di Ercole „mákistos“!
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Aumento dello spessore di un labbro o di entrambi. Può essere una situazione congenita o acquisita.
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Istituto di diritto di origine spagnola che assicurava l‘integrità del patrimonio con la successione al parente maschio più prossimo e maggiore d‘età.
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Malaticcio, cagionevole. Quando poi a giugno piove e ci son 14 gradi anche l’umore non aiuta!
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Malaticcio, cagionevole. Quando poi a giugno piove e ci son 14 gradi anche l’umore non aiuta!
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Ingrugnato, scontroso, di cattivo, cattivissimo umore! Etimologicamente: mal + mosto cioè che dà o fa poco sugo, per nulla sugoso.
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La mammana era in origine la levatrice, poi la parola cominciò a indicare nello specifico colei che aiutava le donne a compiere un aborto clandestino.
Il corpo delle donne come campo di battaglia, bottino di guerra o bene da possedere, vendere, controllare.
Inaccettabile veder cancellare il diritto di autodeterminazione della donna.
Torneranno le mammane, non dubitatene.
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Strapazzare, sgualcire con le mani, svolgere malamente e senza cura un compito ma anche rielaborare male un componimento letterario o elaborare senz‘arte né perizia un testo, un discorso...
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Dal nome di un capitano di ventura crudele e prepotente soprattutto con i deboli e gli indifesi, Fabrizio Maramaldo, il quale nel 1530 nella battaglia di Gavinana (Assedio di Firenze da parte di Carlo V) uccise il comandante dei fiorentini Francesco Ferrucci, prigioniero, ferito e inerme. L‘episodio riportato da alcuni cronisti dell‘epoca ma non da altri potrebbe essere un falso storico, in ogni caso, è rimasto il modo di dire per descrivere una persona spregevole e infame.
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Di persona molto alta e robusta, dall’aspetto imponente e aitante. Seconda alcuni da Marc’Antonio dal nome del triumviro romano che fece innamorar Cleopatra dopo Cesare e che Plutarco ci dice esser stato di eccezionale prestanza fisica, secondo altri dalla maschera del comico dell’arte cinquecentesco Marc-Antoine che secondo le cronache era più che gagliardo.
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Titolo ingiurioso usato in Spagna dopo la Reconquista e rivolto ai Mori e agli Ebrei da poco convertiti al Cristianesimo. Del resto, se non si fossero convertiti sarebbero stati cacciati e dunque le conversioni quasi mai erano reali. Il termine ha poi preso a significare vile, traditore.
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